Curatore d’Arte. Giornalista professionista dal 2001. Consigliere di Amministrazione del Piccolo Teatro di Milano e de La Triennale servizi. Scrive per Ia pagina Cultura de Il Giornale. Ha collaborato con Il Corriere della Sera e Il Foglio. Tra le sue pubblicazioni:
- Vittorio Sgarbi, Angelo Crespi _ Ragione e passione: contro l’indifferenza;
- Angelo Crespi _ Ars Attack. Il bluff del contemporaneo
- Angelo Crespi, Ivan Quaroni _ Giuseppe Veneziano, Mash-up.
Lucci trascorre i primi anni della sua carriera in Ferrero, Armando Testa e Star, occupandosi di prodotto. Nel 1991 Passa in Hasbro in qualità di marketing manager ed inizia così a sviluppare le sue prime strategie di licensing per il gruppo. Nel 1999 approda in The Walt Disney Company per poi decidere, due anni dopo, di aprire un suo studio, Lucci TM, iniziando a collaborare con diversi artisti e brand del panorama internazionale tra cui The Beatles, Ferrari, Atari, Luxottica, Abitare e Mattel.
Tra le sue pubblicazioni:
- Paolo Lucci _ Brand Jam. Brand extension e licensing.
- Stefano Sacchi, Paolo Lucci _ Backward & forward. Lifestyle branding: recupero della memoria e nuove frontiere del branding contemporaneo
Giornalista, critico d’arte e curatore di eventi di arte contemporanea. Nata a Milano, collabora da diversi anni con i mensili «Arte» e «Antiquariato». Cura mostre in gallerie private e in spazi pubblici in Italia e all’estero. Si è occupata di manifestazioni fieristiche dedicate all’arte ed è membro della giuria in diversi contest di arte contemporanea.
Tra le sue pubblicazioni:
- A. Redaelli _ Keep calm e impara a capire l’arte
- A. Redaelli _ I segreti dell’arte moderna e contemporanea
- A. Redaelli _ 10 cose da sapere sull’arte contemporanea
- A. Redaelli _ Arte, amore e altri guai
Inserito nella TOP 10 mondiale dei migliori Gamification designers, Fabio Viola, dopo la Laurea in Archeologia, ha lavorato per Electronics Arts, Vivendi e Namco.
Ha realizzato “Father and Son”, il primo videogame creato per un museo con oltre 4 milioni di download. Viola, oggi presidente di Tuo Museo, è impegnato a raccontare la cultura, l’arte e il passato ricorrendo a supporti e formati insoliti.
Tra le sue pubblicazioni:
- Fabio Viola e Vincenzo Idone Cassone _ L’arte del coinvolgimento
- Fabio Viola _ Gamification. I video giochi nella vita quotidiana
Ultimi videogiochi:
- Father and son _ Museo Archeologico di Napoli
- Past for the future _ Museo Archeologico di Taranto
- Life in music _ Teatro Regio di Parma
E sempre più spesso il mondo dell’arte incontra il mondo della comunicazione. Ma qual è il motivo che spinge artisti di fama internazionale ad affidare il loro messaggio a un bene di consumo? Un connubio forse imperfetto di due forme creative apparentemente distanti, una sorta di sperimentazione di nuovi metodi espressivi che porta indiscutibili vantaggi a entrambe le parti e soprattutto al consumatore.
Se è vero che oggi viviamo in un contesto in cui tutti gli aspetti della società sembrano svuotarsi di senso e di valore, in cui le immagini che quotidianamente scorrono sotto i nostri occhi sono spesso prive di concretezza e significato, in cui la cultura sembra relegata in uno spazio avulso dal resto della società, capiamo bene che l’esigenza di trovare spazi di riflessione capaci di coinvolgere un pubblico sempre più vasto, diventa una necessità, addirittura una responsabilità.
D’altronde, le aziende produttrici investono con sempre maggior forza sulla ricerca di strategie di branding, capaci di trasformare il prodotto commerciale in un’esperienza per il consumatore.
Esse sono attori sociali e non solo commerciali, legittimati a parlare di fenomeni culturali e politici, a difendere una visione del mondo, a prendere posizione sulle questioni che contano.
E, a maggior ragione, l’arte deve prendersi uno spazio nella pubblicità, nei prodotti, nel packaging, deve essere apprezzata nel suo fondamentale ruolo umano, sociale e civilizzatore.
L’arte fornisce da sempre una costante possibilità di rilettura del mondo, ha il potere di trasformare la società attraverso la rottura di linguaggi espressivi precedenti, è capace di destare emozioni potenti e complesse, che non sono di ordine semplicemente estetico, ma coinvolgono l’intero ambito della nostra esistenza.
Seguendo questa traiettoria, Popack ha sviluppato un concept nuovo di diffusione e fruizione dell’arte contemporanea per darle la benvenuta nella vita di tutti i giorni.
L’obiettivo è trasformare gesti semplici e quotidiani, come bere un caffè o stappare una bottiglia di vino, in un’esperienza estetica completa, visiva e tattile, di contatto con l’arte contemporanea.
Non si tratta solo di differenziare e personalizzare il prodotto per renderlo più appetibile, ma di rendere il prodotto veicolo di messaggi culturali, uno strumento per comunicare stimoli al consumatore e invitarlo ad aprire spazi di confronto e di riflessione. Il prodotto tradizionale diventa oggetto d’arte, il consumatore fruitore di un prodotto culturale.

Per qualsiasi informazione aggiuntiva, inviare una mail a info@popack.art. Bando completo qui.
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*la classificazione per categorie ha finalità organizzativa interna.